Dotazioni di sicurezza per tutte le distanze (Agg. 2024)

Fonte: Supplemento ordinario n. 35/L alla GAZZETTA UFFICIALE

MEZZI DI SALVATAGGIO E DOTAZIONI DI SICUREZZA MINIME DA TENERE A BORDO
DI IMBARCAZIONI E NATANTI DA DIPORTO IN RELAZIONE ALLA DISTANZA DALLA
COSTA O DALLA RIVA PER SPECIE DI NAVIGAZIONE E LORO EQUIVALENZE (la “x”
indica l’obbligatorietà, il numero tra parentesi le quantità).

C) Prescrizioni generali ed equivalenze

  1. Il giubbotto di salvataggio è sempre indossato in caso di navigazione notturna in solitario.
  2. Indipendentemente dalla distanza dalla costa in cui la navigazione si svolge, i conduttori di tavole e derive a vela, kitesurf, moto
    d’acqua e unità similari, nonché le persone trasportate, indossano permanentemente un dispositivo individuale di galleggiamento
    con classe prestazionale minima categoria 50, marcato CE in accordo alle norme ISO come emendate.
  3. La tabella di deviazione della bussola è aggiornata solo in caso di modifica degli apparati o di modifiche strutturali che producano
    differenziali magnetici.
  4. Il fuoco a mano può essere sostituito con dispositivo a led se conforme alla normativa SOLAS MED in accordo alle norme IMO come emendate.
  5. La bussola magnetica può essere sostituita con una bussola elettronica.
  6. Le carte nautiche possono essere sostituite da cartografia elettronica conforme al decreto del Ministero delle infrastrutture e dei
    trasporti, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale – Serie Generale n. 193 del 19/08/2002.
  7. L’E.P.I.R.B. può essere sostituito dal telefono satellitare dotato di dispositivo di invio di messaggio di soccorso all’I.M.R.C.C. e
    conforme al decreto legislativo 22 giugno 2016, n. 128 o al decreto del Presidente della Repubblica 20 dicembre 2017, n. 239,
    rispondente comunque alla norma EN 60945.
  8. La campana può essere sostituita da un dispositivo sonoro portatile.
  9. L’imbragatura di sicurezza da ponte può essere integrata con il giubbotto di salvataggio oppure con altro dispositivo di protezione
    individuale certificato.
  10. Con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti sono stabilite le caratteristiche e i requisiti di ulteriori dispositivi
    considerati equivalenti a quelli prescritti.
    Note
    x Le unità che navigano oltre le 12 miglia di distanza dalla costa ed entro il limite dell’area di ricerca e soccorso nazionale (SAR), se
    munite di strumenti elettronici per la geo-localizzazione, possono avere a bordo i mezzi di salvataggio collettivi previsti per la
    navigazione entro le 12 miglia dalla costa (articolo 54, comma 1, del regolamento).
    x Le unità pneumatiche, comprese quelle a carena rigida, munite di marcatura CE, di categoria A, B e C, conformi agli Standard UNI
    EN ISO 6185 parti 3 e 4, sono esentate dall’obbligo di dotarsi della zattera autogonfiabile di cui all’allegato V, in caso di navigazione
    entro dodici miglia dalla costa, se munite del kit di sopravvivenza previsto per il mezzo collettivo di salvataggio (articolo 54, comma
    2-bis, del regolamento).
    x Il mezzo collettivo di salvataggio previsto per la navigazione entro le 12 miglia dalla costa può essere sostituito dal battello
    pneumatico di servizio munito di marcatura CE e conforme agli Standard UNI EN ISO 6185, purché trattasi di unità pronta all’uso
    e varabile a mano, munito di dispositivo di risalita a bordo e di kit di sopravvivenza previsto per il mezzo collettivo di salvataggio,
    in grado di imbarcare il numero di persone presenti a bordo, compreso l’equipaggio (articolo 54, comma 2, del regolamento).
    x Il giubbotto di salvataggio è identificato con il numero di iscrizione dell’unità (art. 53, comma 1-bis, del regolamento).
    x I battelli di servizio, comprese le moto d’acqua, rientranti nella categoria dei natanti quando sono utilizzati entro 1 miglio dalla costa
    o dall’unità, ovunque si trovi, non hanno obbligo di dotazioni di sicurezza, e dei messi di salvataggio, fatti salvi i mezzi di salvataggio
    individuale (articolo 55 del regolamento).
    D) Riferimenti normativi delle tabelle A) e B)
    (a) dispositivi approvati in conformità al decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 12 agosto 2002, n. 219.
    (b) dispositivi approvati in conformità al decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 02/03/2009, pubblicato nella Gazzetta
    Ufficiale – Serie Generale n. 85 dell’11/04/2009.
    (c) dispositivi a marcatura CE in conformità alle norme ISO come emendate o, in alternativa, dispositivi a marcatura SOLAS MED
    (Timoncino) in conformità alle Norme IMO come emendate, come indicati dalla Circolare Serie Generale n. 80/2009 in data 17/11/2009
    del Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto.
    (d) dispositivi certificati SOLAS MED (Timoncino) in conformità alle norme IMO come emendate.
    (e) dispositivi certificati SOLAS MED (Timoncino) in conformità alle norme IMO come emendate, ovvero approvati secondo il decreto
    del Ministro dei trasporti e della navigazione 29 settembre 1999, n. 385.
    (f) dispositivi certificati SOLAS MED (Timoncino) in conformità alle norme IMO come emendate, ovvero approvati secondo il DM
    del 29/9/1999, n. 387.
    (g) dispositivi approvati secondo il DM del 29/9/1999, n. 388.
    (h) conforme alla tabella D allegata al decreto del Ministero della Sanità 25 maggio 1988, n. 279, e successive modifiche.
    (i) dispositivi a approvati secondo il DM del 29/9/1999, n. 386.
    (l) dispositivi a marcatura CE in conformità alle norme ISO come emendate.
    (m) apparati conformi al decreto legislativo 22 giugno 2016, n. 128 o al decreto del Presidente della Repubblica 20 dicembre 2017, n.
    239.
    E) Estintori
  11. Gli estintori per le unità da diporto con marcatura CE sono individuati dal manuale del proprietario. Per le unità pneumatiche,
    comprese quelle a carena rigida, munite di marcatura CE, di categoria A, B e C, conformi agli Standard UNI EN ISO 6185 parti 3 e 4,
    che si avvalgono dell’esenzione dall’obbligo di dotarsi della zattera autogonfiabile in caso di navigazione entro dodici miglia dalla
    costa, devono dotarsi di un estintore aggiuntivo.
  12. Per le unità non munite di marcatura CE, gli estintori sono individuati come segue

Note
x Nelle tabelle, il numero che precede la lettera B indica la capacità estinguente dell’estintore. A un numero più alto corrisponde una
maggiore capacità estinguente; la capacità indicata nelle tabelle è la minima richiesta.
x La lettera B indica invece la designazione della classe di fuoco che l’estintore è idoneo a spegnere.
x Sulle unità da diporto possono essere sistemati anche estintori appartenenti alle classi di fuoco A o C, purché omologati anche per
classe di fuoco B.
x Note esplicative circolare serie III n. 80 del 30 giugno 1989 dell’ex Direzione generale per la navigazione e il traffico marittimo.
x Per le unità marcate CE gli estintori sono già collocati a bordo ed indicati nel manuale del proprietario.
La verifica periodica degli estintori non è richiesta. Il controllo consiste nell’accertamento del buono stato di conservazione e
l’indicatore di pressione, quando esiste, è nella posizione di carico (zona verde).”

VHF e come richiedere i documenti

VHF: Una Dotazione Essenziale a Bordo

La radio VHF (Very High Frequency) rappresenta una delle dotazioni di bordo più importanti per la sicurezza e la comunicazione in mare. Obbligatoria su molte imbarcazioni e fortemente consigliata su tutte, il VHF garantisce un collegamento diretto con le autorità marittime, altre imbarcazioni e i servizi di soccorso.

Perché è Importante il VHF a Bordo?

Il VHF permette di comunicare con:

  • La Guardia Costiera e i servizi di emergenza
  • Altre imbarcazioni nelle vicinanze
  • I porti e le marine per informazioni sulle condizioni di navigazione

A differenza del telefono cellulare, il VHF offre una maggiore affidabilità in mare aperto e non è soggetto a problemi di copertura.

Tipologie di Radio VHF

Esistono due principali tipi di radio VHF:

  • Fisso: Installato a bordo con un’antenna esterna, garantisce una maggiore portata di trasmissione.
  • Portatile: Alimentato a batteria, ideale come backup o per piccole imbarcazioni.

Canali e Normative

Alcuni canali VHF sono riservati a scopi specifici:

  • Canale 16: Emergenze e chiamate di soccorso
  • Canale 70: Per il Digital Selective Calling (DSC)
  • Canali portuali: Utilizzati per la comunicazione con i porti

In Italia, l’uso del VHF è regolamentato dal Ministero delle Comunicazioni e richiede il certificato di operatore per trasmissioni oltre le 6 miglia dalla costa.

Funzionalità Avanzate: Il DSC

Le radio VHF moderne sono dotate della funzione DSC (Digital Selective Calling), che permette l’invio di richieste di soccorso automatiche con la posizione GPS. Questa tecnologia riduce i tempi di risposta e aumenta le probabilità di salvataggio in caso di emergenza.

Manutenzione e Consigli d’Uso

Per garantire il corretto funzionamento del VHF:

  • Effettuare controlli periodici sulla batteria e sui collegamenti
  • Verificare il corretto funzionamento dell’antenna
  • Testare il canale 16 per accertarsi della ricezione

Il Certificato Limitato di Radiotelefonista

Per operare un VHF a bordo di un’imbarcazione è necessario possedere il Certificato Limitato di Radiotelefonista per Navi. Questo certificato, rilasciato dal Ministero delle Comunicazioni o da enti autorizzati, attesta la capacità di utilizzare correttamente una radio VHF secondo le normative vigenti. È obbligatorio per chi naviga oltre le 6 miglia dalla costa e copre l’utilizzo delle apparecchiature di radiocomunicazione, inclusa la funzione DSC (Digital Selective Calling).

Si può utlizzare solo per emergenze a bordo e non per comunicazioni private.

Come richiederlo?

Servono due documenti a bordo, il certificato limitato RTF (certifica la persona a bordo in grado di usare il dispositivo) e Esercizio radielettrico per unità da diporto (certifica il VHF a norma con identificativo univoco).

Dove: https://nautica.mimit.gov.it/Index

Certificato limitato RTF (Patentino) individuale della persona. Per la domanda una copia di un documento di identità (pdf) e una fototessera (jpg), pagamento di due versamenti di 16 euro ciscuno. Si può fare tutto online tramite spid o altro sistema di identificazione.

Esercizio radioelettrico per unità da diporto per il dispositivo VHF che si mette a bordo. Per la domanda serve una copia della dichiarazione di conformità del modello VHF e il suo seriale, pagamento di due versamenti di 16 euro ciscuno. Si può fare tutto online tramite spid o altro sistema di identificazione.

Conclusione

Dotare la propria imbarcazione di un VHF non è solo un obbligo normativo in alcuni casi, ma un’importante misura di sicurezza. Affidabile e di facile utilizzo, il VHF rappresenta il miglior strumento per la comunicazione in mare, garantendo sicurezza a tutti i naviganti.

Dotazioni di sicurezza entro le 12 miglia dalla costa agg. 2024

Ecco una tabella con le dotazioni di sicurezza obbligatorie per le imbarcazioni che navigano entro le 12 miglia dalla costa nel 2024:

La tabella sottostante riassuntiva non include tutti i dettagli, quindi per questo si invita in caso di dubbio a visionare il link ufficiale qui sotto.

DECRETO 17 settembre 2024, n. 133 https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2024/09/21/24G00152/SG

DotazioneDescrizioneObbligatorietà
Zattera di salvataggio costieraDeve poter trasportare tutte le persone a bordoObbligatoria
Giubbotti di salvataggio (150N min.)Uno per ogni persona a bordoObbligatoria
Luce ad attivazione automaticaMontata su ogni giubbotto di salvataggioNovità 2024
Salvagente anulare con cimaDispositivo di galleggiamento con cima galleggianteObbligatoria
Boetta luminosa per salvagentePer segnalare la posizione in acquaObbligatoria
Boette fumogene (2 unità)Segnalazione di emergenzaObbligatoria
Fuochi a mano a luce rossa (2 unità)Segnalazione visiva di emergenzaObbligatoria
Razzi a paracadute a luce rossa (2 unità)Segnalazione di emergenza a lunga distanzaObbligatoria
Bussola magnetica e tabella delle deviazioniStrumenti di navigazione (tabella obbligatoria solo per imbarcazioni)Obbligatoria
OrologioPer calcoli di navigazioneObbligatoria
Tabella segnali visivi diurni e notturni (Colreg)Indicazioni per la segnalazione marittimaNovità 2024
Fanali regolamentari (Colreg)Luci di navigazioneObbligatoria
Pallone nero di fondaPer segnalare l’ancoraggio (unità >7 metri)Obbligatoria
Fischio e campanaPer segnalazioni sonore (unità >12 metri)Obbligatoria
Apparato VHFSistema di comunicazione radioObbligatoria
Pompa o altro attrezzo di esaurimento sentinaPer svuotare l’acqua dalla barcaObbligatoria

Nota1: Gli estintori devono essere presenti per numero in base a natante marchiato CE/non CE o per imbarcazioni.

Nota2: La zattera costiera può essere sostituita da un tender (min 2.5m CE) con cassetta di utensili della zattera.

Nota3: Il gommone marchiato CE è esentato dalla zattera costiera se ha la cassetta di utensili e un estintore in più a bordo.

Informazioni per la patente nautica in italia

Per ottenere la patente nautica in Italia, è necessario seguire alcune procedure e superare esami che variano in base al tipo di patente desiderata. Ecco un riepilogo delle informazioni principali su come ottenere la patente nautica e gli esami richiesti.

1. Tipi di Patente Nautica

Ci sono diversi tipi di patente nautica in Italia, a seconda delle imbarcazioni che si desidera condurre e delle acque in cui si intende navigare:

  • Patente Nautica entro 12 miglia dalla costa: consente di condurre imbarcazioni a motore o a vela, ma solo entro un raggio di 12 miglia dalla costa.
  • Patente Nautica senza limiti dalla costa: consente di navigare senza limiti di distanza dalla costa.
  • Patente Nautica per la vela: è specifica per imbarcazioni a vela, ma è valida solo per navigare in acque interne o entro le 12 miglia dalla costa.

2. Requisiti per Ottenere la Patente Nautica

Per poter richiedere la patente nautica, bisogna soddisfare alcuni requisiti di base:

  • Età minima: 18 anni.
  • Residenza: essere residenti in Italia o, per i non residenti, essere cittadini italiani o di un paese dell’Unione Europea.
  • Certificato medico: deve essere rilasciato da un medico abilitato, che attesti l’idoneità fisica e psichica alla navigazione.
  • Esperienza pratica: per la patente nautica senza limiti dalla costa è necessario avere almeno 1 anno di esperienza nel settore nautico (di solito vengono richiesti anche degli attestati di pratica come il corso di vela o di motore).

3. Corsi e Preparazione

La preparazione per l’esame di patente nautica può avvenire tramite scuole nautiche autorizzate, che offrono corsi teorici e pratici. Questi corsi generalmente coprono:

  • Teoria:
    • Regolamento della navigazione.
    • Carte nautiche e orientamento.
    • Sicurezza in mare (uso dei dispositivi di salvataggio, norme di comportamento in caso di emergenza, ecc.).
    • Manovre di base, come ancoraggio, ormeggio, ecc.
    • Meteorologia e conoscenza delle condizioni del mare.
  • Pratica:
    • Navigazione a motore e a vela.
    • Manovre in porto e in mare.
    • Utilizzo degli strumenti di navigazione e di sicurezza.

4. Esame di Patente Nautica

L’esame per la patente nautica si divide in due parti:

  • Esame teorico: consiste in una serie di domande a risposta multipla o aperta. Si verifica la conoscenza delle normative, delle tecniche di navigazione e della sicurezza in mare. L’esame teorico può essere svolto presso la Capitaneria di Porto o in una scuola nautica autorizzata.
  • Esame pratico: consiste nella dimostrazione delle manovre di navigazione. Questo può includere il comando di una imbarcazione a motore o a vela, con manovre di ormeggio, navigazione e altre operazioni pratiche.

5. Superamento degli Esami

  • Per l’esame teorico, bisogna rispondere correttamente a una serie di domande. La difficoltà dell’esame teorico varia a seconda del tipo di patente (entro 12 miglia o senza limiti dalla costa).
  • Per l’esame pratico, bisogna eseguire correttamente le manovre e le operazioni di bordo.

6. Rilascio della Patente Nautica

Una volta superati entrambi gli esami, la patente nautica viene rilasciata dalla Capitaneria di Porto o da un ente autorizzato. La patente è valida per dieci anni e può essere rinnovata.

7. Costo

Il costo per ottenere la patente nautica varia a seconda della scuola nautica e delle modalità di esame. In generale, i costi possono comprendere:

  • Le tariffe per il corso teorico e pratico.
  • La tassa per l’esame.
  • Il certificato medico.
  • Eventuali spese per il materiale didattico.

8. Durata della Patente Nautica

La patente nautica ha una durata di 10 anni e deve essere rinnovata tramite una visita medica.

9. Patente Nautica per Le Imbarcazioni a Motore e a Vela

Oltre alla patente nautica per la navigazione a motore o a vela, è possibile richiedere una patente per le imbarcazioni a vela (limite di navigazione entro le 12 miglia dalla costa), utile per chi pratica la vela come sport o per passione.

Tecniche di pesca

La pesca in mare offre una grande varietà di tecniche, ognuna adatta a condizioni diverse, specie bersaglio e attrezzatura utilizzata. Ecco alcune delle tecniche più diffuse:

1. Pesca dalla Barca

  • Bolina o Drifting: Consiste nel lasciare l’imbarcazione alla deriva mentre si pesca con esche naturali o artificiali, spesso mirata a tonni, ricciole e lampughe.
  • Traina: Si trascinano esche artificiali o vive dietro la barca a diverse velocità per insidiare predatori come tonni, ricciole e dentici.
  • Bolentino: Tecnica verticale utilizzata per pescare pesci di fondo come pagelli, orate e cernie con esche naturali.
  • Vertical Jigging: Utilizza artificiali metallici (jigs) che vengono fatti risalire e scendere per attirare predatori di profondità.

2. Pesca da Riva

  • Surfcasting: Si utilizza una lunga canna per lanciare esche a distanza dalla spiaggia, mirando a pesci come spigole, mormore e orate.
  • Rock Fishing: Si pratica da scogliere o moli, con esche naturali o artificiali per insidiare predatori come spigole, barracuda e gronghi.
  • Beach Ledgering: Simile al surfcasting, ma con attrezzatura più leggera, ideale per la pesca a corto raggio dalla spiaggia.

3. Spinning e Tecniche con Artificiali

  • Spinning: Si lancia e si recupera un’esca artificiale per attirare predatori come spigole, lecce e barracuda.
  • Shore Jigging: Variante dello spinning che utilizza jigs pesanti per catturare pesci pelagici da riva.
  • Eging: Tecnica specifica per la pesca di calamari e seppie con artificiali chiamati “egi”.

4. Pesca a Fondo e con Pasturazione

  • Pesca a Fondo: L’esca viene lasciata sul fondo per attirare pesci bentonici come orate, saraghi e triglie.
  • Feeder Fishing in Mare: Tecnica con pasturatore per attirare pesci come saraghi e occhiate vicino alla zona di pesca.

Ogni tecnica richiede l’attrezzatura giusta e una buona conoscenza delle condizioni del mare e delle abitudini delle specie target.

I nodi da pesca

I nodi da pesca sono fondamentali per garantire un collegamento sicuro e resistente tra lenza, ami, girelle e artificiali. La scelta del nodo giusto può fare la differenza tra una cattura riuscita e una preda persa. Ogni nodo ha caratteristiche specifiche, come resistenza, facilità di esecuzione e adattabilità ai diversi tipi di lenza (monofilo, fluorocarbon o trecciato). Un buon nodo deve essere saldo, semplice da realizzare e mantenere un’alta percentuale della resistenza della lenza. Di seguito, una tabella con i nodi più utilizzati dai pescatori e le loro caratteristiche principali.

Nome del NodoDescrizioneCarico di Tenuta (%)
PalomarNodo molto resistente per ami, girelle e artificiali~95%
UniVersatile, usato per ami, girelle e artificiali90-100%
ClinchFacile da eseguire, ideale per fissare ami~85%
Improved ClinchVersione migliorata del Clinch, più resistente~90%
Locked SnellPerfetto per ami con paletta, ideale per bolentino~95%
RapalaConsente maggiore movimento all’artificiale~90%
AlbrightPer unire due fili di diverso materiale/spessore~80%
Double SnellUsato per doppio amo, ideale per traina e drifting~95%
Lark’s HeadConsente all’esca viva di muoversi liberamente~85%
Perfection LoopCrea un’asola resistente per collegamenti rapidi~90%